Barletta, Barletta-Andria-Trani

2017

Concorso di idee

Progetto

Angelo Torricelli (capogruppo)
Giovanni Comi
Claudia Calice
con
Sara Brenna
Riccardo Russo
Matteo Saldarini

Il progetto si propone diverse finalità: la reinterpretazione fisica e di immagine della cinta muraria; la creazione di una passeggiata sulle mura – con sedi protette pedonali, ciclabile, e carrabile – dotata di appropriati arredi e aree verdi; la definizione – formale e d’uso – delle discese a mare, con l’introduzione di nuovi innesti di forte significato; il disegno degli spazi urbani lungo l’itinerario dal Paraticchio al sagrato del Carmine e a piazza Marina, valorizzando il rapporto con le preesistenze.

Le opere di consolidamento proposte prevedono il ridisegno del profilo superiore delle mura con porzioni di integrazione in tufo. I criteri di posa del materiale nelle ‘lacune’ sono finalizzati a rendere riconoscibili le parti di completamento rispetto alla cortina muraria antica. Il cordolo in masselli di pietra bocciardata di copertura del muro è costituito da tratti in piano, con lievi salti di quota per assecondare il profilo del suolo; su ognuno di tali tratti viene installato un parapetto costituito da profilati in acciaio e da pannelli di lamiera microforata a trama orizzontale.

Due nuove opere costituiscono gli innesti sulle mura, che caratterizzano i percorsi di connessione tra la quota della città e la quota del parco sottostante fino al lungomare; entrambe si pongono sugli assi urbani che si dirigono verso il centro.

Una scala a due rampe rettilinee sovrapposte, in lieve pendenza, contenuta entro parapetti in legno, si configura come un itinerario panoramico con viste sul mare e verso le mura stesse. Una torre-ascensore, alla quale si accede attraverso una stanza-atrio che si apre verso il paesaggio, è costruita con la medesima tecnica.

La passeggiata lungo il bordo delle mura, che accoglie aiuole con filari di lecci topiati, si dilata sui baluardi che ospitano panche in pietra ombreggiate da alberi di leccio e illuminate da lampioni e da una fascia luminosa lungo il perimetro del nuovo parapetto in pietra.

La conclusione verso il fondale prospettico dell’ex-convento del Carmine implica il disegno di un sagrato a pianta triangolare, nel quale i campi in pietra di Apricena sono contenuti entro listature in pietra lavica.

Lo spazio di Piazza Marina viene riqualificato dal completamento della pavimentazione in basole e dalla ridefinizione formale dei marciapiedi in pietra, in particolare davanti alla Chiesa di San Cataldo e sul piano della Porta Marina, definendo il rapporto tra gli edifici di bordo, il parterre e gli elementi plastici (la porta, il pozzo, la statua) presenti sulla scena.

Oltre ai nuovi pezzi della scala e della torre-ascensore, il progetto prevede: la discesa al sagrato del Carmine lungo una rampa in lieve pendenza, che fiancheggia i resti delle antiche mura per poi ripiegare allargandosi verso il parco, sul bordo del fossato; la discesa a fianco del bastione Paraticchio sotto forma di un percorso lungo terrazze verdi digradanti, che bordano il muro antico, raccordate da brevi gradinate in lieve pendenza.

Pubblicazioni

A. Torricelli, Progetto per il percorso delle antiche mura del Carmine e Barletta, in A. Torricelli, Identità dell’architettura italiana, Diabasis, Parma 2018

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