Milano

2010

Progetto

Mario Polelli (coordinatore generale)
Angelo Torricelli
Mariateresa Rampi
Sara Riboldi
Valerio Tolve
Carlotta Torricelli

Collaboratori

Giovanni Comi
Federica Granata

Questo studio si pone come obiettivo l’individuazione e la restituzione del carattere proprio di ciascun luogo interessato dal tracciato della nuova autostrada, e la valorizzazione dell’identità generale di questo territorio inteso come sistema. Per mezzo di adeguate categorie interpretative, lo studio mira a delineare linee guida che siano di supporto alla comprensione del paesaggio nella sua totalità, ma allo stesso tempo mettano in luce le opportunità sulle quali fondare futuri progetti. In alternativa agli approcci metodologici deduttivi, il progetto delle conoscenze si costruisce sulla base delle specificità dei luoghi e delle finalità generali o particolari, con l’obiettivo di sostenere interventi appropriati. L’ipotesi di comprendere in uno studio unitario un territorio così vasto si basa sul presupposto che sia possibile attuare una riflessione sul paesaggio, naturale e costruito, attraverso l’uso dei medesimi parametri, al fine di orientare i singoli nuovi progetti in forma coerente tra loro, rispetto ad una più generale idea di luogo. È necessario individuare una linea d’azione a scala urbana e territoriale, riscoprire, attraverso i segni del suolo, i sistemi di relazioni, i disegni interrotti, i vettori di un’univoca tensione, rispetto alla quale il progetto presente sceglie la sua posizione. L’analisi topografica, geomorfologica e storica, intesa come esplorazione profonda delle peculiarità fisiche di un ambito geografico, ci permette oggi di riconoscere il complesso intreccio di stratificazioni che ogni luogo presenta. Pertanto quello che si mette in atto non è processo di mimesi, bensì di risignificazione: la specificità del luogo, con la sua storia, con la sua fisicità, diventa materiale per il progetto, grazie al quale sarà possibile dare vita ad un nuovo affresco collettivo dove nelle distanze e nei vuoti vibrano le tensioni di legami rinnovati. Attraverso la suddivisione dello spazio in intervalli e misure variabili, scandite dalla presenza di elementi che si ripetono – ad esempio i tracciati fluviali e i caselli – si produce il ritmo della narrazione urbana. Su questa “piattaforma” che suddivide il territorio compreso tra Milano e Brescia, in modo quasi del tutto uniforme, si genera una scansione metrica. La strada quindi non è cesura del territorio, ma nuova opportunità.

Pubblicazioni

S. Riboldi, The new Bre.Be.Mi Highway. Character, Identity, Scenarios of a New Regional Conurbation, in New Urban Configurations, a cura di R. Cavallo, S. Komossa, M. Berghauser Pont, N. Marzot, IOS Press, Amsterdam 2014

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