Belluno

2021

Concorso di idee

Progetto

Angelo Torricelli
con
Daniele Piazzi (liturgia)
Mario Airò (artista)
Giuliano Zanchi (consulenza artistica)
Roberto Taddia (impianti)

Collaboratori

Ambra Lofrano
Marika Peronace

L’architettura della Cattedrale di Belluno è definita, al suo interno, dalla precisione dell’impianto tipologico e dal contrappunto dei materiali lapidei. La pietra locale di Castellavazzo rossa costituisce il materiale prevalente del decoro, che sottolinea gli elementi architettonici e definisce le specchiature di intonaco. La stessa pietra scandisce la geometria della pianta, bordando i campi nei quali le lastre quadrate in rosso di Castellavazzo sono alternate al grigio di Cugnan. Lo stesso pavimento originario del Presbiterio si configura nell’alternanza della pietra bianca e rossa, con bordi grigi e con l’introduzione di marmette in graniglia decorate in colore grigio-verde. L’intervento proposto, eliminando le parti aggiunte nel secondo 900, difformi tipologicamente ed estranee in senso materico rispetto al carattere dominante dell’interno della Basilica, riconduce alla precisione della pianta originaria, all’ordinata concretezza dei luoghi e delle cose. Il Presbiterio avanza leggermente verso l’aula con gradini in pietra grigia, sui quali si impostano l’Ambone e il Cero, mentre l’Altare si colloca su una Predella in pietra di Cugnan. Dalle navate laterali vengono tolti gli ingombranti confessionali in legno, due dei quali trovano nuova collocazione nella Penitenzieria, che si propone nel locale posto in adiacenza alla navata destra. Vi si entra, dopo la sosta dinnanzi alla Custodia eucaristica, trovando uno spazio arredato a “biblioteca” con sussidi per la preghiera e la riflessione e come zona di attesa, dalla quale si accede alla stanza che ospita i due antichi confessionali e due piccole stanze utili sia alla confessione sia al dialogo con i fedeli. In generale, la linea interpretativa che sta alla base delle scelte progettuali è quella della sottolineatura del carattere architettonico austero e dell’atmosfera rarefatta che appartengono alla Basilica nel suo spirito fondativo. A tale carattere si rendono coerenti anche le scelte delle stesse bussole di ingresso, di forma e colore non invasivi. L’atmosfera che si viene a creare favorisce il risalto delle opere d’arte, le cui forme geometriche elementari spiccano nella sintesi dei valori visivi e tattili e nel loro valore simbolico.

Per le opere d’arte sono state scelte delle pietre arenarie per la loro ampia varietà tonale. Per l’Altare sono stati selezionati i colori delle terre, digradanti dall’ocra al bianco. L’alloggio per le Croci astili, sia la nuova che l’antica, è posizionato direttamente nello spessore della pietra della Predella. Questo dettaglio può favorire i movimenti che talvolta prevede la processione con la croce astile. La nuova Croce ha l’asta e la cornice in ottone nichelato chiaro. È costituita da una tavola dipinta a tempera grassa blu, alla quale è sovrapposto un rilievo schiacciato del Cristo, in un materiale sintetico a base di polvere di conchiglia.

L’Ambone si imposta su uno zoccolo di arenaria ocra, a cui si sovrappongono due tonalità di arenaria verde per rimandare al giardino Eden, mentre per il leggio si è prediletto un marmo di color ceruleo. La base del cero è un prisma ettagonale in arenaria ocra.

La Cattedra vescovile in arenaria bianca ha le parti della seduta e dello schienale in cuoio imbottito.

Per quanto riguarda i materiali della Sede del Presbitero, degli scranni, l’eventuale panca ad arco di cerchio del coro e le bussole di ingresso, sono in legno con laccatura grigia a finitura goffrata. Anche la Sede del Presbitero ha inserti in cuoio per ammorbidire la seduta.

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