Lumezzane, località Pieve, Brescia

1973/1979

Opera selezionata nell’ambito della “Rassegna critica delle opere di architettura in Lombardia”, IN/Arch 1983

Progetto

Angelo Torricelli
con
Antonio Locatelli
Pietro Salmoiraghi

La scuola è situata entro un’area di circa 70.000 mq, baricentrica rispetto alle frazioni di Pieve, Piatucco, Dosso, Valle e Gazzolo, destinata all’insediamento di attrezzature sia scolastiche, sportive e per il tempo libero.

Il progetto ne ha previsto la diretta accessibilità dall’asse viario che raccoglie i traffici delle frazioni, salvaguardando allo stesso tempo la integrale pedonalità interna all‘area, dove confluiscono e si intersecano i percorsi pedonali che discendono dalla frazione di Pieve e dal monte sovrastante verso il fondovalle e quelli che collegano le frazioni in costa attraversando il nuovo quartiere di 167. La naturale pendenza del terreno è stata assunta nel progetto per il complesso scolastico-sportivo, fino a caratterizzare la morfologia e l’organizzazione funzionale tese a garantire il massimo grado di integrazione tra le parti. Le attrezzature della scuola hanno caratteristiche, dimensioni e disposizione tali da renderle atte non solo alle attività dell’utenza scolastica ma anche all’uso da parte della popolazione urbana.

Edifici e spazi aperti prospettano gli uni sugli altri teatralmente, lungo i terrazzamenti che degradano dal piano del cimitero a quello delle scuole, a quello del campo sportivo, della piscina e degli orti, fino al parco che si estende a terrazzo sul bastione dei parcheggi, affacciandosi sulla scena del campo sportivo.

L’edificio della scuola media, ha sviluppo orizzontale; si articola in corpi disposti a diverse quote, seguendo l’andamento a balze del terreno, a partire dal terrazzo antistante il vecchio cimitero.

La biblioteca, la palestra ed il teatro-auditorio, accessibili al pubblico, si collocano all’intersezione dei due percorsi pedonali che penetrano nell’area dalle frazioni circostanti: quello che scende da Pieve corre, inciso nel corpo stesso dell’edificio scolastico, lungo il suo lato est; quello che proviene dalla frazione di Piatucco lambisce la scuola lungo il suo lato sud, dove si attestano la palestra, il teatro all’aperto e la biblioteca.

I corpi delle aule e degli uffici amministrativi si sviluppano a gradonate ai lati dello spazio centrale coperto illuminato dall’alto, conformato come teatro, nel quale sboccano tutti i nuclei didattici e di servizio della scuola. Il teatro-auditorio (250 posti) è utilizzabile anche per spettacoli e convegni pubblici; la biblioteca (10.000 libri, con reparti emeroteca, audiovisivi e centro riproduzioni) può funzionare da biblioteca pubblica di zona; la palestra contiene un campo di pallacanestro per le categorie minori e uno spazio laterale attrezzabile con gradinate a scomparsa per il pubblico.

La conformazione delle coperture assicura l’illuminazione e la ventilazione bilaterale in tutti gli ambienti della scuola.

Il calcestruzzo a vista definisce i volumi conformati in senso plastico secondo un’idea di architettura che si esprime nelle variazioni di un’unica materia.

Pubblicazioni

red., Scuola media dell’obbligo a Lumezzane di Brescia, in “Ottagono”, n. 31, dicembre 1973;
L. S. d’Angiolini, Paese e fabbrica fanno scuola. Scuola media di Pieve a Lumezzane, Brescia, in “L’architettura-cronache e storia”, n. 294, aprile 1980;
H. Hansen, Progetto come ricerca destinata, in “Hinterland”, n. 17, marzo 1981;
E. Bordogna e G.P. Semino, Poetic responsibility and iconographic overabundance. Architecture of the last two decades, in Aa. Vv., Post-war Italian architecture, a cura di A. Christofellis, in “Architektonica themata – Architecture in Greece”, 1981;
M. Gastel, Dice l’architetto “questi sono i miei gioielli”, in “La Repubblica”, 12 novembre 1983;
red., Architettura in Lombardia: Selezione IN/Arch, in “Abitare”, n. 222, marzo 1984;
G. Canella, Gusto della falsificazione e gusto della realtà, in “Controspazio”, n. 1-2, gennaio-giugno 1985;
M. Tafuri, Storia dell’architettura italiana 1944-1985, Einaudi, Torino 1986;
Aa. Vv., Architettura dei luoghi urbani: nodi e margini, a cura di R. Spagnolo e G. Bertelli, Guerini e Associati, Milano 1991.
A.Torricelli, Luoghi architettonici, in E. Faroldi, Città Architettura Tecnologia, Edizioni Unicopli, Milano 2000;
Aa. Vv., Italia 60/70. Una stagione dell’architettura, a cura di M. Biraghi, G. Lo Ricco, S. Micheli, M. Viganò, Il Poligrafo, Padova 2010;
A. Pezzola, Antiche crociere che si rinnovano, in Aa. Vv., Il mutevole permanere dell’antico.     Giuseppe Terragni e gli architetti del Razionalismo Comasco, a cura di A. Novati, A. Pezzola, Araba Fenice, Boves Cuneo 2012;
L. A. Pezzetti, L’edificio scolastico in forma di città. Ideazione tipologica, complessità morfologica e integrazione funzionale nel secondo Novecento, in L. A. Pezzetti, Architetture per la scuola.    Impianto, forma, idea, CLEAN, Napoli 2012;
C. Baglione, Riscrivere la città con le architetture, in Angelo Torricelli. Architettura in capitanata. Opere e progetti 1997-2012, Il Poligrafo, Padova 2014

Mostre

Mostra sulla città, Facoltà di Architettura di Milano, 1974;
Rassegna critica delle opere di architettura in Lombardia, Mostra dei progetti selezionati, Regione Lombardia-IN/Arch Sezione lombarda, Milano 1984

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