Milano

1988/1992

Progetto

Angelo Torricelli
con
Antonio Locatelli

Fotografie

Stefano Topuntoli

In questo sepolcro di famiglia le dimensioni limitate della pianta (3,70 x 3,70 m) non hanno impedito la ricerca di uno spiccato carattere di maestà, voluto in contrapposizione alle eleganze e alle minuzie decorative di gran parte delle cappelle funerarie, per lo più espressive di un’idea del cimitero inteso come luogo destinato al culto delle tombe inteso in senso rappresentativo.

Come nel mausoleo a torre dei Trivulzio, innestato dal Bramantino a prolungamento di un braccio nell’impianto a croce della basilica di San Nazaro, l’elevazione si sviluppa su due piani, o meglio su due ordini autonomi sovrapposti.

La costruzione dell’ordine inferiore è pesante, in conci squadrati di Serizzo Valmasino lavorato a punta grossa: la fronte principale è caratterizzata dal protiro in granito rosso, con volta a botte e tozze colonne cilindriche inserite nella figura di una sorta di croce “scavata” nel volume compatto del portico stesso; queste colonne “nane” inquadrano i gradini e la porta di bronzo attraverso cui si entra nella cappella funeraria, illuminata dall’alto, completamente rivestita in Bardiglio e in marmo di Candoglia; sulla fronte posteriore la porta di accesso alla cripta sotterranea si apre verso il passaggio ad altezza d’uomo formato a mezza volta sotto il piano dell’altare.

Nell’ordine superiore la torre è assolutamente scarna, coronata da una cornice classica impostata (a 6,50 m di altezza) sopra pareti lisce in granito bianco; sul retro si staglia una finestra alta e stretta, mentre, anteriormente, un occhio rotondo, strombato in sezione, sovrasta la statua scolpita da Alessandro Torelli ad altorilievo, inserita nel paramento murario quasi si trattasse del reimpiego di una spoglia insigne.

Pubblicazioni

G. Accasto, Meditazioni sull’architettura. Due tombe di Angelo Torricelli e Antonio Fabiano, in “Controspazio”, n. 2, marzo-aprile 1993;
G. Pirazzoli, Tra terra e cielo. Spazio sacro e architettura in Italia 1975-2000, Diabasis, Reggio Emilia 2001;
S. Cocchiaro, Sepolcreto Rossi, in M. Biraghi, G. Lo Ricco, S. Micheli (a cura di), Guida all’architettura di Milano. 1954-2014, Hoepli, Milano 2013

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